Per il suo sessantaseiesimo compleanno, ieri il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto una bella torta di auguri da Vladimir Putin e una parziale (e inaspettata) sconfitta politica da Hong Kong. Dopo le proteste dei giorni scorsi, avvenute sia in piazza sia attraverso canali ufficiali, la chief executive dell’ex colonia britannica Carrie Lam, filo cinese, ha dovuto annunciare la sospensione del voto sulla controversa legge che permetterebbe l’estradizione in Cina di «sospetti». Una vittoria per i manifestanti e per la resistenza inneggiante alla «diversità» di Hong Kong e uno stop non da poco per Pechino. Per Carrie Lam, in lacrime...