In principio era Gordon’s, il superalcolico che allungato con gazzosa e ghiaccio chiamavamo gin fizz. Ci simboleggiava, intorno ai tavolini dei bar, le estati in città. L’offerta constava di tre quattro bottiglie appena, con etichette differenti, sparse sulle mensole dei locali. Non mancava mai Gordon’s, il principe dei gin che esalta l’essenza di ginepro. Annusandolo, perfino un astemio saprebbe che è gin. Ma in tempi di gin-mania, favorita dalla composita produzione di gin artigianali, pure il bevitore consumato resta perplesso nel riconoscere un distillato etichettato come gin. Il gin fizz è variato in gin tonic: alla gazzosa, desueta, si preferisce...