Il rabbino capo sefardita Yitzhak Yosef non ha mai riscosso particolare considerazione in Israele. «L’aceto è il figlio del vino» dicono di lui i detrattori giudicandolo inadeguato rispetto al padre, il rabbino Ovadia Yosef, scomparso anni fa. Sabato però Yosef è riuscito a passare alla storia per una minaccia. «Se ci costringerete ad arruolarci nell’esercito, ci trasferiremo all’estero», ha detto durante il sermone nella sinagoga Yazdim di Gerusalemme tuffandosi nella dura controversia sorta sulla possibile revoca dell’esenzione dal servizio militare per 66 mila studenti dei collegi rabbinici. Yosef ha anche accusato l’establishment politico-militare, e più in generale gli ebrei laici,...