Comincio ad apprezzare i Neet dopo aver letto le risposte di alcuni giovani sui sacrifici che fanno per poter andare all’Università, data la ristrettezza dei mezzi delle loro famiglie. Lavorano per poter studiare ma in questa Italia di oggi trovano solo occupazioni da 5-7 euro l’ora, costretti a orari tali per cui hanno poco tempo per studiare. Non frequentano, si presentano agli esami e finalmente ottengono il famigerato pezzo di carta. Ma che senso ha? Si chiama studiare quello? Che cosa «sanno» alla fine? Che tipo di competenze hanno accumulato se hanno visto sì e no un docente un paio...