Golpisti in tv, la miglior serie americana dell’estate è su Trump. Ed è vera
6 gennaio 2021 La migliore serie televisiva dell’estate americana non sta su Netflix ma sulle televisioni generaliste: le audizioni della commissione della Camera sul tentato golpe di Trump, il 6 gennaio 2021. C’è […]
6 gennaio 2021 La migliore serie televisiva dell’estate americana non sta su Netflix ma sulle televisioni generaliste: le audizioni della commissione della Camera sul tentato golpe di Trump, il 6 gennaio 2021. C’è […]
La migliore serie televisiva dell’estate americana non sta su Netflix ma sulle televisioni generaliste: le audizioni della commissione della Camera sul tentato golpe di Trump, il 6 gennaio 2021.
C’è un delitto i cui responsabili non sono ancora stati puniti (alto tradimento). Ci sono i testimoni a sorpresa (Cassidy Hutchison e altri). C’è lo smoking gun (migliaia di documenti). Intendiamoci: il crimine politico non solo esiste, ma è il più grave mai compiuto dal 1787 ad oggi.
Il formato, però, vuole attirare (e convincere) anche i cittadini più annoiati e lontani dalla politica, quindi la commissione ha prima di tutto assunto come consulente James Goldston, ex presidente di ABC News. Con il suo aiuto, le audizioni sono state organizzate con una combinazione di testimonianze dal vivo, filmati, deposizioni preregistrate e commenti scritti.
Alcune sono state riprogrammate perché la troupe di produzione aveva bisogno di più tempo. Andrew Heyward, un ex presidente di CBS News, ha detto a Forbes: «Gli organizzatori hanno fatto un buon lavoro adattando le audizioni al pubblico piuttosto che all’ego dei politici».
Ogni udienza ha messo in evidenza una componente specifica dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio, per esempio quella di martedì sera è stata dedicata ai Proud Boys, i gruppi più organizzati e violenti, le vere e altre camicie nere di Trump.
Il tutto, però, all’interno di una trama rigorosamente coerente. E l’audience? I rating hanno dato ragione ai registi: Nielsen ha calcolato che almeno 55 milioni di americani hanno seguito in tutto o in parte la trasmissione, con il 58% di cittadini che si sono detti “molto” o “abbastanza” interessati.
Se ci saranno conseguenze politiche lo vedremo nel prossimo novembre, alle elezioni di metà mandato per il Congresso.
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