«Avevo i capelli lunghi e bellissimi. Mi piaceva pettinarli ogni giorno prima di andare a scuola, ero la più brava ad acconciarli, in tanti modi diversi». Sama Tabil ha otto anni e vive in una tenda a Gaza. I SUOI FOLTI capelli neri non ci sono più: li ha persi per lo choc, il terrore di morire e la fuga tra cadaveri e sangue. Un bombardamento israeliano ha centrato l’accampamento in cui la famiglia si era rifugiata a Rafah. Sembrava non finire mai, dice Sama. Nei giorni successivi i capelli hanno iniziato a cadere. Il trauma perdurante vissuto dai bambini...