«A dispetto della forte posizione della Cina, e dei fatti, il summit dei ministri degli Esteri del G7 ha gravemente interferito con gli affari interni della Cina, e la ha intenzionalmente diffamata e screditata». È il commento del portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin al comunicato finale dei ministri del G7, riuniti in Giappone.

Che oltre ad ammonire di «gravi conseguenze» per l’eventuale impiego di armi nucleari, chimiche e biologiche nella guerra russa all’Ucraina, ha sollevato «gravi preoccupazioni» per le «attività di militarizzazione» di Pechino nel Mare cinese meridionale e a Taiwan.

«Un comunicato – aggiunge Wang – che riflette il desiderio di fermare e contenere la Cina». I ministri del G7 hanno inoltre “esortato” Pechino a «astenersi da minacce, coercizioni, intimidazioni e uso della forza».