Un giudice federale ha temporaneamente bloccato parti di una legge della Florida che vieta ai minori l’accesso alle cure per l’affermazione di genere. Dopo che il governatore repubblicano, e candidato alle primarie Gop per la Casa bianca Ron DeSantis, ha firmato il disegno di legge, le famiglie di tre ragazzi transgender hanno citato in giudizio lo stato. Secondo loro la legge viola i loro «diritti costituzionalmente protetti di prendere le decisioni mediche» adeguate per i propri figli. Ora il giudice ha emesso un’ingiunzione preliminare, consentendo così ai tre minori di continuare a prendere i bloccanti della pubertà che fanno parte delle cure ormonali iniziali per le persone transgender, ma la storia è tutt’altro che chiusa.

DESANTIS è al momento il candidato repubblicano più “minaccioso” per il super favorito Trump, e la sua strategia elettorale è quella di mostrarsi più a destra dello stesso tycoon, strategia abbracciata da molti repubblicani che più che cercare un’alternativa all’ex presidente vogliono sostituirlo. Una corsa a destra che passa spesso sulla pelle e le vite della comunità Lgbtq: oltre alla Florida, 17 stati hanno già firmato leggi che vietano l’assistenza sanitaria per i minori transgender. Le leggi di Alabama e Arkansas sono temporaneamente bloccate, mentre i ricorsi legali si fanno strada attraverso i tribunali, ma nei rimanenti 15 stati il giro di vite è effettivo. La stragrande maggioranza dei divieti è rivolta a persone al di sotto della maggiore età, ma tre di questi stati hanno esteso il limite fino a un’’tà compresa tra i 21 e i 26 anni. E quelli riguardanti l’affermazione del genere sono solo alcuni dei progetti di legge anti Lgbtq introdotti o discussi nel 2023 e riportati dall’American Civil Liberties Union, Aclu. Secondo la Human Rights Campaign, Hrc, le leggi che prendono di mira le persone in base alla loro identità, e che limitano vari aspetti dell’esistenza transgender, vanno dall’uso dei pronomi appropriati e dei bagni fino all’accesso alle cure mediche. E si è già superato – con oltre 500 progetti di legge – il triste record di 315 normative anti-Lgbtq del 2022,

In un rapporto pubblicato di recente, Lgbtq+, Americans Under Attack, la Hrc spiega che le nuove leggi sono il risultato di sforzi repubblicani coordinati, supportati da «gruppi estremisti di destra ben finanziati».
Anche se l’anno scorso il 91% delle misure contro la comunità è naufragato, questo non allevia la sensazione di essere sotto attacco, e proprio la campagna per i diritti umani ha dichiarato lo stato di emergenza per quelle che ha definito «leggi discriminatorie», e ha pubblicato una «guida all’azione» che contiene informazioni sui diritti delle persone relativi a salute e sicurezza, stato per stato.

In quaranta anni di storia, si tratta della prima dichiarazione di emergenza dell’Hrc. La più grande organizzazione della nazione dedicata ai diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer americani, ha affermato che sconsigliare di viaggiare in luoghi pericolosi a chi non è eterosessuale e cisgender non è una mossa sufficiente per aiutare le persone che già vivono in questi «stati ostili». Per questo la guida Lgbtq+ Americans Fight Back fornisce anche informazioni sulla presentazione di denunce per violazioni dei diritti civili, e indica dove trovare risorse per finanziare azioni di protesta o dove cercare lavoro in quelli che indica come «gli stati più sicuri».

IN UNA SEZIONE intitolata Conoscere il nemico/fare opposizione, la guida offre suggerimenti su come impegnarsi nella difesa locale contro gli sforzi anti-Lgbtq e su come gestire conversazioni difficili sull’omofobia e transfobia con amici e familiari. Lo scopo della guida è quello di «aiutare milioni di persone vulnerabili, sia che stiano pianificando un viaggio attraverso regioni che stanno diventando sempre più ostili, sia che vivano in uno stato in cui gli attacchi legislativi e l’estremismo politico continuano a mettere il fuoco alle nostre spalle», ha dichiarato in una nota Kelley Robinson, presidente della Human Rights Campaign.