Sarà pure uno rito «stanco, ripetitivo e autoreferenziale» come si è affrettato a dire il deputato di Azione Enrico Costa, ma l’apertura dell’anno giudiziario in Cassazione resta un’utile bussola per orientarsi nel labirinto del dibattito italiano sulle leggi e su chi è chiamato ad applicarle. DUNQUE, prima dei discorsi più o meno solenni, il dettaglio da notare è quello su chi c’è e chi non c’è: il presidente Mattarella, ad esempio, dopo un ingresso abbastanza scenografico nell’aula magna Palazzaccio tra la presidente Margherita Cassano e il procuratore generale Luigi Salvato, si è seduto in prima fila. Non c’era invece Giorgia...