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«Fa’ la cosa giusta!», 20 anni dalla parte essenziale della sostenibilità ecologica

Fa’ la cosa giusta - foto di Cecilia NuzzoFa’ la cosa giusta – foto di Cecilia Nuzzo

L'evento La più importante fiera del consumo critico e stili di vita sostenibili, ideata nel 2004 da Terre di mezzo Editore, compie 20 anni. Filo conduttore: Rendiamo visibile l’essenziale. Dal 22 al 24 marzo a Milano

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 14 marzo 2024

C’è perfino il punto esclamativo: “Fa’ la cosa giusta!». È una fiera, un luogo di incontro, scoperta e condivisione. Ma il suo nome è anche un esortativo e un imperativo. Restituisce la responsabilità e il gusto di scegliere. Anche allora, vent’anni fa, quando la fiera è nata, non si poteva restare con le mani in mano di fronte alla desertificazione della terra e delle relazioni, all’espandersi delle carestie e delle guerre. Si doveva passare dal dire al fare: l’urgenza è un imperativo etico».

COMPIE VENT’ANNI, NEL 2024, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che è nata a Milano nel 2004 per volontà di Terre di mezzo Editore, con l’obiettivo di far conoscere le «buone pratiche» di consumo e produzione, valorizzando le specificità e le eccellenze dei territori e creando una sinergia tra associazioni, istituzioni e imprenditori locali. Compie vent’anni e regala al suo pubblico un glossario di 80 parole essenziali, curato dal giornalista Massimo Acanfora, un glossario che inizia con la frase che apre quest’articolo e racconta come sono cambiate le idee e le prassi in fatto di sostenibilità ambientale e sociale.

IL TITOLO È «DAL DIRE AL FARE» e rappresenta anche una bussola per orientarsi all’interno dei padiglioni della fiera, che quest’anno è in programma all’Allianz MiCo di Milano (Pad. 3 e 4) da venerdì 22 marzo e domenica 24 marzo (falacosagiusta.org). Su un’area espositiva di 32mila quadri troveranno spazio 475 realtà, suddivise in 8 sezioni tematiche dedicate ai diversi ambiti della vita quotidiana: Turismo consapevole, grandi cammini e outdoor; Critical fashion; Mangia come parli, Abitare green; Il pianeta dei piccoli; Cosmesi naturale; Area vegan, Pace e partecipazione.

IL FILO ROSSO DI QUESTA EDIZIONE è «Rendere visibile l’essenziale», che si ispira alla famosa frase del Piccolo Principe di Saint-Exupéry. Anche le immagini che accompagnano la campagna promozionale e che vestono la fiera sono tratte quest’anno dalla edizione italiana del Piccolo Principe, ad opera dell’illustratrice Valeria Docampo e di Terre di mezzo Editore. A rendere visibile l’essenziale contribuirà un ricco e articolato programma culturale, fatto di incontri, laboratori, mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli, che accompagna i tre giorni: sono oltre 350 gli appuntamenti tra cui scegliere in base ai propri gusti e interessi.

UN APPUNTAMENTO MOLTO importante, annunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione della fiera, è quello che aprirà di fatto la manifestazione: venerdì 22 marzo (ore 11) ci sarà Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, oltre che inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina. «Con lui parleremo del perdono come possibile strumento per costruire la storia» ha spiegato Miriam Giovanzana, direttrice editoriale di Terre di mezzo.

COME SEMPRE, UN IMPORTANTE SPAZIO in fiera è dedicato al mondo della scuola: la giornata del venerdì prevede attività pensate ad hoc per gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, con l’obiettivo di stimolare la loro curiosità e accrescere le competenze sui temi della sostenibilità ambientale e sociale. A insegnanti e studenti è anche dedicato «Sfide – La scuola di tutti», con oltre 70 appuntamenti (info su sfide-lascuoladitutti.it).

UN ALTRO EVENTO NELL’EVENTO è la «Fiera dei Grandi Cammini», ampia esposizione di stand dedicati alle proposte di cammini, cicloviaggi e turismo consapevole che valorizzano le comunità, i patrimoni territoriali, culturali, naturali ed enogastronomici. È l’occasione in cui verranno raccontati i nuovi itinerari per raggiungere Santiago de Compostela, come il Cammino d’Inverno e quelli del Primitivo e del Salvador, oppure novità assolute nell’ambito dei pellegrinaggi italiani, come il marchigiano Cammino dei Cappuccini e il calabrese Cammino di San Francesco di Paola, e ancora le strategie per affrontare percorsi impegnativi come l’epica competizione valdostana del Tor de Géants.

QUEST’ANNO, IN OCCASIONE DELLA FIERA dei Grandi Cammini, verrà lanciato il primo «Manifesto condiviso della sostenibilità a piedi e in bicicletta»: ne parleranno Sara Zanni e Alberto Conte del Movimento Lento e Barbara Bonori di Upcycle Milano nell’appuntamento di domenica 24 «Io non lascio tracce».

DEL RICCHISSIMO PROGRAMMA FANNO parte anche i Social Cohesion Days, festival nato nel 2014 da un’idea di Fondazione Easycare, organizzazione non profit italiana che da 15 anni si occupa di studiare i mutamenti sociali in atto nella società, disegnare modelli di policy e di welfare e promuovere il dibattito sui temi dell’attualità sociale: l’obiettivo di Social Cohesion Days è aprire e nutrire il dibattito sulla coesione sociale e delineare nuovi modelli e azioni per il benessere sociale in Italia.

TRA GLI APPUNTAMENTI DEDICATI uno riguarda la Riforma della non autosufficienza e un altro l’approfondimento sulla sfida ecologica e digitale per le organizzazioni complesse.

L’AREA DEI SOCIAL COHESION DAYS ospita, tra i tanti, anche l’incontro con l’attore e scrittore Marco Paolini, uno degli ospiti più attesi: con il suo Cantiere Fabbrica del Mondo, l’autore di Vajont racconta storie sulla terra che si è inceppata; sulla biosfera che è anche un’antroposfera di animali, piante, pietre, dighe, plastiche, bombe, rigassificatori, barconi, treni e ferri da calza; sulle interconnessioni che fingiamo di non vedere; sui problemi e sulle soluzioni, senza purismi e moralismi.

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