Ex Ilva, Urso commissariato. Domani sciopero a Taranto
Acciaierie d'Italia Oggi il tavolo a palazzo Chigi fra sindacati e governo. Meloni passa il delicato dossier Taranto ai pugliesi Mantovano e Fitto. Cgil, Cisl e Uil: via la Morselli, non garantisce neanche la sicurezza sul lavoro
Acciaierie d'Italia Oggi il tavolo a palazzo Chigi fra sindacati e governo. Meloni passa il delicato dossier Taranto ai pugliesi Mantovano e Fitto. Cgil, Cisl e Uil: via la Morselli, non garantisce neanche la sicurezza sul lavoro
Oggi alle 13 la infinita vertenza dell’ex Ilva approda nuovamente a palazzo Chigi. La premier Giorgia Meloni ha affidato il delicatissimo dossier Acciaierie d’Italia al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, commissariando di fatto il ministro competente Adolfo Urso, incapace di trovare una soluzione. Insieme a Mantovano, ci sarà un altro pugliese: il ministro Raffaele Fitto.
La società di cui lo stato, tramite Invitalia, doveva diventare azionista di maggioranza già dallo scorso anno, è sempre più al collasso. L’amministratrice delegata in quota Arcelor Mittal Lucia Morselli sta strangolando 11 mila lavoratori e le ditte dell’indotto nella solita tela di inerzia fatta per non far sborsare un euro all’azionista di riferimento, strategia già utilizzata negli anni scorsi alle Acciaierie di Terni e alla Berco di Ferrara.
Una «tagliatrice di teste» che il governo non riesce a rimuovere anche perché il presidente scelto dal governo Draghi – il 75 enne Franco Bernabè, boiardo di stato completamente digiuno del settore siderurigico – non riesce a fare altro che incredibili dichiarazioni: «Senza investimenti per il gruppo c’è solo la chiusura». Peccato che il governo da cui è stato nominato da mesi non converte in azioni il prestito di 680 milioni fatto per così avere la maggioranza della società e decidere gli investimenti necessari.
«Intanto lo stabilimento rischia di cadere a pezzi, di spegnersi definitivamente, e con quello di Taranto anche tutti gli altri», denuncia il segretario della Fiom Michele de Palma. Oggi De Palma sarà con gli omologhi Rocco Palombella (Uilm) e Roberto Benaglia (Fim Cisl) ma domani saranno tutti a Taranto per lo sciopero proclamato in concomitanza con l’evento Steel Commitment 2023 di Accieierie d’Italia, incontro con i clienti. «Il sito di Taranto – denunciano unitariamente i sindacati – è ormai privo dei requisiti minimi per garantire una vita dignitosa ai lavoratori per l’assenza di manutenzioni. In più tutti gli obiettivi industriali e ambientali sono puntualmente falliti».
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