Erdogan media tra Hamas e Anp
Palestina Il leader turco ha ospitato l'incontro tra il presidente Abu Mazen e il capo del movimento islamico Ismail Haniyeh in vista dei colloqui tra forze palestinesi al Cairo. Le parti restano lontane
Palestina Il leader turco ha ospitato l'incontro tra il presidente Abu Mazen e il capo del movimento islamico Ismail Haniyeh in vista dei colloqui tra forze palestinesi al Cairo. Le parti restano lontane
Recep Tayyip Erdogan prova a proporsi come mediatore nel conflitto interno palestinese ma l’incontro a tre che ha organizzato con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen e il capo del movimento islamico Hamas, Ismail Haniyeh, si è rivelato solo simbolico. Abu Mazen e Haniyeh non si vedevano da un anno. Il faccia a faccia tra i due in Turchia è giunto in un momento delicato per la stabilità dell’Anp in forte crisi di consensi tra i palestinesi nei Territori occupati mentre, al contrario, Hamas conquista terreno in Cisgiordania. Le due parti non sono andate oltre uno scontato sostegno ai colloqui con tutte le forze palestinesi che si terranno nei prossimi giorni al Cairo. Il movimento islamico, con un comunicato diffuso al termine dell’incontro, ha comunque ribadito di considerare la lotta armata come l’unica strada per mettere fine all’occupazione israeliana. L’Anp e Abu Mazen invece sostengono la via del negoziato, fermo però dal 2009.
Non esistevano pertanto le condizioni minime per discutere seriamente di riconciliazione tra gli islamisti e il partito Fatah guidato da Abu Mazen, avversari dal 2007 quando Hamas ha preso il potere con la forza a Gaza (l’anno prima la lista islamica aveva vinto le elezioni ma il boicottaggio dell’Occidente e dell’Anp e la campagna di arresti avviata da Israele non diedero ad Hamas la possibilità di governare).
Erdogan che domani avrebbe dovuto ricevere Benyamin Netanyahu in Turchia – il primo ministro israeliano ha rinunciato al viaggio per motivi di salute – dopo aver normalizzato le relazioni con paesi rivali come Arabia saudita, Israele, Egitto, Emirati, vorrebbe ora emergere come il protagonista della riconciliazione nazionale palestinese. Una impresa ardua poiché le differenze politiche e strategiche tra Fatah e Hamas appaiono insanabili. Durante la conferenza stampa congiunta con Abu Mazen di martedì, Erdogan ha espresso il fermo sostegno alla creazione dello Stato di Palestina. Il presidente turco ha ribadito la posizione di Ankara in favore della soluzione dei due Stati e ha avvertito che «la Turchia non può accettare le azioni che mirano a cambiare lo status storico dei luoghi sacri, soprattutto della moschea Al Aqsa». Da parte sua, Abbas ha espresso gratitudine per l’incontro, sottolineando l’importanza di tali impegni diplomatici nel rafforzare i legami tra le nazioni.
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