Da undici giorni la quotidianità nel sud-ovest della Turchia si ripete, senza soluzione di continuità. Si aggiorna il numero delle vittime del sisma del 6 febbraio (ieri toccava quota 39.672, a cui si aggiungono i 5.814 morti in Siria, per un totale di 45.486), si festeggiano gli incredibili salvataggi di dispersi ancora in vita e si prova a tramutare in numeri la dimensione del disastro. Lo fa il ministero dell’ambiente che calcola in 50.576 gli edifici pericolanti da abbattere (oltre ai 6.500 crollati e ai 279.655 con danni minimi). E lo fanno i residenti delle undici province colpite, alle prese...