I processi di definizione di un fenomeno sociale come criminale rappresentano una costruzione sociale complessa. Quando si passa dalla criminalità ordinaria, individuale, a quella organizzata, il quadro si complica ulteriormente: da quale punto in poi si travalica il confine tra criminalità e associazione a delinquere? Qual è il criterio discriminante tra i membri dell’associazione e gli esterni (per esempio regole, rituali, tatuaggi)? E, soprattutto, la criminalità organizzata, riguarda soltanto coloro che condividono codici, formule e patrimonio identitario, o costituisce piuttosto un network che coinvolge attori legali e illegali, trasversalmente ad ogni classe sociale? L’ULTIMO LAVORO di Enzo Ciconte, Carte, coltello...