Due mamme? Meloni vuole censurare Peppa Pig
Penny Polar Bear con le sue mamme, Mummy Polar Bear e Doctor Polar Bear
Politica

Due mamme? Meloni vuole censurare Peppa Pig

Crociate La leader di Fratelli d'Italia un tempo apprezzava la maialina, tanto da fare autoironia sul suo vestito rosa. Ma adesso il suo partito insorge contro un episodio della settima stagione del cartone animato in cui c'è una famiglia arcobaleno. E gridando alla propaganda gender chiede alla Rai di censurarlo
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 10 settembre 2022

Giusto un anno fa, a Cernobbio, Giorgia Meloni scherzava sul suo vestito tutto rosa. «Così sembro Peppa Pig», diceva e le elezioni e la probabile guida del governo erano ancora lontani. Un anno dopo, letta sul Giornale la notizia che nella settima stagione del cartone animato la nuova amica della maialina più famosa del mondo ha due mamme, Fratelli d’Italia insorge e chiede di non trasmettere in Italia quelli episodi. Pensati proprio per dare ai bambini una rappresentazione realistica delle famiglie ma considerati dal partito che può vincere le elezioni come un «pericoloso indottrinamento ideologico».

Penny Polar Bear è un’orsetta che ha due genitori in fondo molto prevedibili, Mummy Polar Bear, casalinga, e Doctor Polar Bear, medico. Solo che sono due donne e non per caso. Sono entrate nel cartone animato proprio perché lo ha chiesto una petizione di famiglie arcobaleno nordamericane. Alcuni anni fa, infatti, uno dei due disegnatori di Peppa Pig, Mark Baker, aveva detto che avrebbe disegnato solo famiglie «tradizionali» e «se ai gay non sta bene cambino canale». Polemiche e marcia indietro, ecco allora la famiglia arcobaleno degli orsetti. Che però non sta bene a Fratelli d’Italia.

Sono molti gli esponenti del partito guidato da Giorgia meloni a protestare. «Non possiamo accettare l’indottrinamento gender, la Rai che acquista i diritti sulle serie di Peppa Pig col canone di tutti gli italiani non trasmetta l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web», chiede il responsabile cultura del partito Federico Mollicone. La Rai spiega che anche volendo non può ancora farlo, perché non sono scaduti i diritti per la trasmissione in chiaro dei nuovi episodi, ma Fratelli d’Italia insiste. Prima con il vice presidente della camera Fabio Rampelli – «il problema non è l’omosessualità ma l’indottrinamento dei bambini per disperdere la loro identità sessuale» – poi con responsabile del dipartimento pari opportunità del partito, Isabella Rauti: «C’è un tentativo di indottrinamento dei bambini, noi riteniamo che abbiano il diritto ad avere un padre e una madre e un modello di famiglia naturale e tradizionale». Alla campagna si associa immediatamente l’associazione Pro Vita & Famiglia che parla di un tentativo di «influenzare la mente dei bambini e normalizzare situazioni che si fondano sull’ideologia gender».

«Domanda per Giorgia Meloni. Quindi Peppa Pig va censurata e il video della donna violentata a Piacenza va rilanciato senza limiti?», twitta Enrico Letta. Come lui attaccano Fratelli d’Italia diversi esponenti del Pd e dei partiti alleati. Alcuni ricordano i tre nipotini Qui, Quo e Qua cresciuti solo dallo zio Paperino, Riccardo Magi di +Europa il protagonista del Libro della giungla, Mowgli, allevato da un branco di lupi e tutelato da un orso e una pantera: «Quale tipo di ideologia era quella?». «La censura preventiva ci ricorda chi sono e da dove vengono», conclude Nicola Fratoianni di Sinistra italiana.

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