Dossieraggi, dalla procura di Perugia nuove accuse per Laudati e Striano
Gli atti in commissione antimafia Le indagini sui presunti dossieraggi ai danni di vip e politici (da Totti a Crosetto) non sono concluse, la precisazione è della procura di Perugia. Anche perché «sono emersi ulteriori episodi di possibili accessi abusivi alle banche dati e gravi fatti di inquinamento probatorio».
Gli atti in commissione antimafia Le indagini sui presunti dossieraggi ai danni di vip e politici (da Totti a Crosetto) non sono concluse, la precisazione è della procura di Perugia. Anche perché «sono emersi ulteriori episodi di possibili accessi abusivi alle banche dati e gravi fatti di inquinamento probatorio».
Le indagini sui presunti dossieraggi ai danni di vip e politici (da Totti a Crosetto) non sono concluse, la precisazione è della procura di Perugia. Anche perché «sono emersi ulteriori episodi di possibili accessi abusivi alle banche dati e gravi fatti di inquinamento probatorio».
Dopo il respingimento da parte del gip della richiesta di arresto per l’ex pm Antonio Laudati e il tenente Pasquale Striano, la procura umbra fa luce su alcuni punti della vicenda giudiziaria. E, in attesa dell’udienza del Riesame del 23 settembre, l’ufficio guidato da Raffaele Cantone mette in campo un’altra mossa: gli atti saranno trasmessi alla commissione parlamentare Antimafia «essendo venuto meno il segreto» dopo che sono stati trasmessi al gip. Nuovi sospetti sembrano profilarsi nei confronti di Laudati, ex coordinatore dell’ufficio della Direzione nazionale antimafia che si occupa delle Segnalazioni di operazioni sospette, e di Striano (l’ufficiale della Gdf che del monitoraggio di quelle segnalazioni si occupava).
Secondo l’accusa, i due avrebbero confezionato dossier nei confronti di ministri, vip e politici (alcuni dati alla stampa), mentendo sui veri motivi per cui sarebbe partita l’indagine. «Sono stati evidenziati gravi fatti di inquinamento probatorio in grado di danneggiare la genuinità del cospicuo compendio acquisito». Inoltre Striano è ancora in servizio, con il pericolo di recidiva. La Dna, poi, ha effettuato approfonditi accertamenti sulla propria banca dati «fornendo importanti riscontri».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento