«Abbiamo bisogno di un’Europa più democratica, con un Parlamento che abbia più potere, smetta di cedere il passo alla Commissione e si rifiuti di accettare accordi meschini tra gli Stati. Non abbiamo nulla da guadagnare da un ritorno ai mercanteggiamenti tra Stati nazionali, o da accordi fatti in segreto come è accaduto con le ultime direttive sociali». Queste sono le parole di Dominique Méda, sociologa e filosofa francese, autrice di importanti opere sul cambiamento ecologico e la riforma del lavoro come Il manifesto del lavoro. Democratizzare. Demercificare. Disinquinare (Castelvecchi). L’abbiamo incontrata a Firenze, dove attualmente è visiting researcher presso l’Istituto...