Vanoi, l’opposizione dei cittadini durante il primo dibattito pubblico: “Diga contro la prepotenza”
All’avvio del dibattito pubblico sulla diga del Vanoi previsto dalla legge per le grandi opere pubbliche, la sede dell’incontro, il primo in presenza, si riempie in fretta. Molti restano in piedi o fuori dalla sala. Il facilitatore e il responsabile del dibattito ripetono le frasi di rito, ricordando le modalità e le tempistiche previste dall’art. 40 della nuova legge sul Codice Appalti per inviare le osservazioni in via telematica.
In apertura la lettura della nota ufficiale del Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti che esprime “assoluta contrarietà” al progetto, come scritto anche nella Delibera di Giunta dello scorso 6 settembre, dove si dichiara che “la progettazione del ‘Serbatoio del Vanoi e l’avvio delle procedure per il relativo dibattito pubblico con i territori interessati sono iniziative considerate illegittime”. Seguono gli interventi degli esponenti locali del PD e del Presidente del Consiglio regionale del Trentino che ha indicato ragioni di merito e di metodo per contrastare il progetto. Nonostante il mastodontico apparato scenico imbastito per legge, gli amministratori locali delle zone interessate hanno fatto muro, parlando di “farsa democratica”, “vecchio film con i bianchi yankee che vanno a parlare con gli indiani”; “progetto sconsiderato”; “sgarbo istituzionale”; “arroganza inaccettabile”.
“Noi bellunesi siamo sensibili ai rischi delle dighe. Fonzaso è allo sbocco della valle, esattamente come Longarone 61 anni fa”, ha commentato Christian Pasa, sindaco di Fonzaso (BL), mentre Loris Maccagnan, primo cittadino di Lamon ha ricordato come i territori siano venuti a conoscenza del progetto, “lesivo della dignità delle Comunità Alpine”, solo due anni dopo e a mezzo stampa, e addita «il patrono politico» del progetto nella Regione Veneto, alla quale chiede di rendere pubblico il proprio bilancio idrico.
Presenti anche le associazioni SAT, Eco Museo del Vanoi, CAI; Slow Food Trentino, Pescatori Vanoi e il consorzio Tutela Fagiolo Lamon che hanno denunciato la violazione di regole europee e l’esistenza di valide alternative al serbatoio. “Se questa è un’iniziativa illegittima, questo è un dibattito illegittimo: siamo al Teatro dell’assurdo”, ha commentato Valter Bonan di Acqua Bene Comune Belluno, sottolineando come il Ministero dell’Agricoltura abbia già finanziato 1 milione di euro per l’opera senza verificarne prima la legittimità del procedimento e ha chiesto conto alla Regione Veneto dell’inserimento del progetto nel PNRR nonostante rechi danno ambientale. “Questo dibattito è solo un democracy-washing, ha aggiunto”.
Il convitato di pietra è il Consiglio di amministrazione del Consorzio, che resta seduto in platea ma che Angelo Enio De Simoi, presidente del CAI di Feltre, chiama direttamente in causa: “Questo cda non rispetta gli enti pubblici, non li ha coinvolti. Evidentemente non conosce come funzionano le regole. Non formula alternative vere alla costruzione della diga. Dicono di aver interpellato tutti i territori. Ma la geografia del nostro territorio noi la conosciamo. Sappiamo che il bellunese è stato escluso. Questo è un consiglio di amministrazione che spero che il mondo politico non consideri qualificato, perché non lo è”.
Per conto del Consorzio di bonifica Brenta, risponde il presidente, Enzo Sonza. “Questa faccenda non è responsabilità nostra: il Consorzio è un ente di secondo livello, dovevano essere la Provincia Autonoma di Trento e la Regione Veneto a confrontarsi”.
“Tutti gli interventi presentati sono frutto di un grande lavoro di rete. In pochissimo tempo, le associazioni si sono attivate con il Comitato, studiando il documento (DocFap) per poter parlare con cognizione di causa delle criticità del progetto- ha commentato alla fine dell’incontro Michele Facen, del Comitato per la difesa del torrente Vanoi e delle acque dolci – “Questi cittadini sono riusciti a fare sentire come un’unica grande voce il proprio fermo no alla diga”.
“Abbiamo raccolto 6000 firme – aggiunge Daniele Gubert – La diga la stiamo costruendo noi: la diga dei cittadini contro la prepotenza”.
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento