Dieci morti nell’incendio in Cina, la rabbia contro i lockdown ormai buca il web
Asia Rogo in un edificio nello Xinjiang sigillato dalle misure zero-Covid. E si vedono le proteste come alla fabbrica della Foxconn
Asia Rogo in un edificio nello Xinjiang sigillato dalle misure zero-Covid. E si vedono le proteste come alla fabbrica della Foxconn
Questa volta è stato un incendio che ha ucciso 10 persone a provocare le proteste della popolazione contro la politica zero-Covid e le drastiche misure di limitazione dei movimenti in Cina. Proteste che hanno “bucato” il censuratissimo web cinese, come fino a poco tempo fa accadeva raramente.
In un isolato di Urumqui, capitale dello Xinjang, venerdì notte un incendio ha provocato la morte di 10 residenti di un edificio da cui, ha detto un testimone alla Bbc, non era possibile uscire.
Centinaia di persone hanno preso la strada superando barriere presidiate da civili in tuta e mascherina, urlando slogan contro i draconiani lockdown di cui Urumqui è affetta ininterrottamente dall’inizio di agosto e mostrando i pugni.
I manifestanti sarebbero arrivati fin sotto al municipio. Ma già sabato mattina le immagini filtrate fortunosamente erano state ritirate, e le autorità cinesi negavano che lo zero-Covid avesse impedito l’evacuazione del palazzo che stava bruciando – pur rilasciando una rara dichiarazione di scuse, con la promessa di alleggerire il lockdown.
Il 15 novembre a Guangzhou, nel sud del paese, residenti di un quartiere erano fuggiti da un analogo lockdown scontrandosi con la polizia e rovesciando alcune automobili, protestando perché lo zero-Covid impediva loro di andare a lavorare (e quindi di essere pagati).
La stessa cosa è accaduta il 22 novembre a Zhengzhou, dove centinaia di lavoratori hanno fatto a botte con la polizia dentro la Foxconn, la più grande fabbrica cinese di cellulari Apple, furiosi per il mancato pagamento degli indennizzi promessi per gli stipendi saltati a causa dei lockdown.
Sullo zero-Covid il presidente Xi Jinping ha messo tutto il suo peso, ma i lockdown stanno estenuando e impoverendo la popolazione – e i contagi hanno raggiunto il record dall’inizio della pandemia, con 31mila casi registrati a metà settimana.
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