La mano «è tesa», il dialogo è «non formale ma vero», tanto che il prossimo passo è già previsto per quando a Buenos Aires, in occasione del G20, Jean-Claude Juncker, Pierre Moscovici, Giuseppe Conte e Giovanni Tria si ritroveranno di nuovo. Questi sono i petali di Moscovici, ai quali aggiunge qualche carezza anche il ministro delle Finanze tedesco Scholz, dopo l’incontro con il ministro Tria: «La commissione sta compiendo la sua missione: crea un dibattito costruttivo». Poi arrivano le spine, perché comunque, sottolinea il commissario francese, «le regole non si possono ignorare», e dunque «qualcosa deve muoversi». La disponibilità italiana...