È possibile separare anche il cielo quando l’ideologia lo impone, affermava ligia Christa Wolf nel suo romanzo, Il cielo diviso del 1963, apprezzato a Est come a Ovest per quella tessitura di blande critiche al socialismo e di anatemi contro il sistema capitalistico. Con la semplicità di una storia d’amore e senza troppa ideologia aveva narrato l’allontanamento di due amanti in una Berlino tormentata dalla insicurezza (e minacciata dal muro) affrontando così una questione che, dalla fine degli anni Cinquanta, coinvolgeva drammaticamente le due Germanie imponendo scelte, lacerazioni, impegno. Qualche anno prima, una sua amica, Brigitte Reimann – nata a...