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DamNation, il film vince a SXSW

DamNation, il film vince a SXSWMatt Stoecker, fotografo di DamNation, di fronte alla diga Elwha in una scena del film – Ben Knight

La sfida degli ambientalisti Cresce negli States la lotta contro le vecchie dighe che inquinano e non servono più. Un documentario premiato al festival di Austin prodotto dal fondatore di Patagonia

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 aprile 2014
Luca CeladaLOS ANGELES

Nell’ultima edizione di South by Southwest, il festival appena concluso ad Austin in Texas, il premio del pubblico per il miglior documentario è andato a «DamNation», un film sulla militanza anti-dighe prodotto da Yvon Chouinard, il fondatore della marca outdoor Patagonia, «climber» appassionato e imprenditore “etico” di un’azienda nota per essere socialmente responsabile. Come il precedente, fondamentale, «Cadillac Desert» di Marc Reisner, il film di Ben Knight e Travis Rummel Topfer ripercorre il secolo di «conquista ambientale» del West come parabola dello sviluppo paleo-capitalista americano: una stagione di sfruttamento insostenibile delle risorse che ha raggiunto ormai suoi inevitabili limiti (in)naturali.

Un percorso che dopo 100 anni di hýbris e «predestinazione» rivaluta in qualche modo la visione di Thoreau e di Muir e attualizza la necessita di uno sviluppo territoriale che tenga conto di ciò che l’ambiente può logicamente sostenere.
«DamNation» è la cronaca di delitti ed espiazione dove un possibile futuro è rappresentato dalla recente rimozione della Elwha Dam sull’omonimo fiume nello stato di Washington. Un evento «epocale» di volontaria «rinuncia» che promette in prospettiva il ripopolamento ittico dell’ecosistema e la «riparazione culturale» nei confronti delle tribù indigene del luogo.

http://youtu.be/WxdGNbwWhFU

Una vittoria ambientalista che rappresenta una svolta concreta nelle concezioni di territorio e di sfruttamento delle risorse che sono prevalse sin dai tempi del «Manifest Destiny».
Se il movimento si estendesse al Colorado, addirittura forse alla ciclopica diga Glen Canyon come auspicano molti ambientalisti, sarebbe la dimostrazione effettiva di una nuova coscienza delle realtà climatiche e ambientali associate alla vita nel deserto e ad una cultura che alla crescita senza fine affianca la conservazione e la modifica dei consumi e arriva a contemplare la «decrescita virtuosa» che in passato sarebbe stata anatema.

Info su damnationfilm.com

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