Da CasaPound alla società del Mef che si occupa di ambiente: il salto del negazionista del clima Panero
Politica Polemiche per la nomina dell'esponente di estrema destra nel cda di Sogesid, partecipata dallo Stato che supporta il ministero di Pichetto Fratin. Pd, Verdi-Sinistra e radicali insorgono
Politica Polemiche per la nomina dell'esponente di estrema destra nel cda di Sogesid, partecipata dallo Stato che supporta il ministero di Pichetto Fratin. Pd, Verdi-Sinistra e radicali insorgono
La nomina nel cda di Sogesid di Massimiliano Panero arriva a luglio, quando in diverse città d’Italia le temperature superavano i 40 gradi come effetto dei cambiamenti climatici, un tema scomodo per il governo Meloni. Sogesid è la società d’ingegneria del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Infrastrutture, interamente partecipata dallo Stato; tra le varie attività supporta il dicastero dell’Ambiente nel negoziato globale sul contrasto ai cambiamenti climatici. Panero, già candidato nelle liste di CasaPound, è un giornalista, classe 1972 originario di Savigliano (Cuneo), fondatore del movimento Destre Unite, nonché negazionista climatico (nonostante abbia, dopo le polemiche, negato di esserlo).
L’opportunità della sua nomina – sponsorizzata dalla dirigenza piemontese di Fratelli d’Italia – sollevata, in primis dal Domani, piomba ora in Parlamento. La deputata Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd, ha annunciato un’interrogazione al ministro Giorgetti: «Panero è un neofascista piemontese, candidato in passato con Casapound. Il suo è il profilo del sovranista moderno: no vax, filo putiniano, negazionista dei cambiamenti climatici. Ed è proprio il suo essere negazionista a preoccupare di più, visto che la società in cui siede nel consiglio d’amministrazione, offre servizi anche al Ministero delle Infrastrutture e quello dell’Ambiente, due dicasteri chiave per la lotta al dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza del territorio e il contrasto alla crisi ambientale».
Interviene anche Marco Grimaldi, vicecapogruppo alla Camera dell’Alleanza Verdi-Sinistra: «Il partito climafreghista è pronto a colpire ancora. Qualcuno a Palazzo Chigi dovrà spiegare al Parlamento e all’opinione pubblica perché viene messo nel cda di una società che gestisce vari servizi ambientali un esponente della destra estrema già candidato per CasaPound, novax, fan del partito di Putin e che è arrivato a definire poche settimane fa Kiev uno Stato terrorista. Ma la cosa più grave: fieramente negazionista dei cambiamenti climatici. Quella è una società che vuole tutelare l’ambiente, con che faccia e con quale credibilità hanno scelto un personaggio così?».
I Radicali con Igor Boni e Giulio Manfredi ricostruiscono il legame con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, dipinto come «benefattore, forse a sua insaputa, dell’estrema destra»: «L’allora coordinatore piemontese di Forza Italia chiese al consigliere regionale Francesco Graglia di firmare una dichiarazione di adesione (poi, dopo le polemiche, revocata) all’Alleanza Europea dei movimenti nazionali, che permise al raggruppamento di movimenti di estrema destra di accedere a finanziamenti Ue pari a 300 mila euro annui, per ricompensare la lista “Destre Unite” che aveva sostenuto la candidatura di Pichetto alle elezioni regionali del 2014».
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