Se quella di Stefano Cucchi nella notte in cui venne arrestato per droga e picchiato brutalmente, il 15 ottobre 2009, fu «una via crucis notturna» tra le stazioni dei Carabinieri dove tutti poterono accorgersi del suo cattivo stato di salute – come ha sottolineato ieri il Procuratore generale Tomaso Epidendio che alla Corte di Cassazione ha chiesto di confermare le condanne per i quattro militari coinvolti a vario titolo nel pestaggio del geometra romano -, la via crucis della famiglia Cucchi si è parzialmente conclusa ieri nelle aule del Palazzaccio «dopo 10 gradi di giudizio e più di 150 udienze»....