Csm, la frustrazione dei leghisti sulla strada della riforma
Giustizia Oggi vertice di maggioranza al senato, il governo punta ad approvare velocemente la legge delega e senza modifiche
Giustizia Oggi vertice di maggioranza al senato, il governo punta ad approvare velocemente la legge delega e senza modifiche
Sconfitta con il fallimento dei referendum quella parte della maggioranza che, in senato, si era messa di traverso alla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario già approvata alla camera, il governo e soprattutto la ministra della giustizia Cartabia sperano di riuscire ad approvare definitivamente il testo della legge delega, rapidamente – entro la settimana – e senza modifiche.
Ma devono verificare una preoccupazione: che la Lega (e con un peso assai minore Italia viva) invece che rassegnarsi possa trovare nella sconfitta motivi per insistere nella sua opposizione. L’appuntamento per verificare questi dubbi è già questa mattina, in un vertice di maggioranza con il governo.
L’obiettivo della ministra e del responsabile per i rapporti con il parlamento D’Incà è confermare il calendario d’aula: il testo è atteso per l’ultimo passaggio domani pomeriggio e il programma è quello di chiudere giovedì – ma è probabile che ci sarà bisogno di qualche altro giorno. Tramontata la possibilità di approvare le nuove regole in tempo per andare alle elezioni del Csm nel rispetto della scadenza ordinaria – luglio – resta l’intenzione di convocare le urne per la componente togata a settembre, slittamento non particolarmente penalizzante dal momento che a settembre è prevista anche l’elezione, in parlamento, dei consiglieri laici.
A convocare le elezioni dei togati sarà il presidente della Repubblica (presidente anche del Csm) che in ogni occasione – non ultima il discorso solenne al parlamento per il giuramento del secondo mandato – ha ribadito come sia fondamentale procedere al rinnovo del Consiglio con le nuove regole. Ma la Lega manda ancora segnali di battaglia. «La riforma Cartabia è solo una correzione di alcuni punti del sistema, una correzione positiva ma poco incisiva, blanda. Noi vogliamo renderla più incisiva e cercheremo di migliorarla», dice la senatrice Bongiorno.
Gli emendamenti la Lega li ha presentati tutti e subito dopo la riunione di maggioranza comincerà la maratona dei voti in commissione al senato. La linea di sostegno al testo Cartabia, un testo già di compromesso, la esprime invece la responsabile giustizia del Pd Rossomando: «Chi ha provato a strumentalizzare la giustizia ha perso, ora bisogna approvare presto la legge».
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