Dopo un colpevole ritardo iniziale di un paio di settimane, dovuto a ragioni burocratiche ma soprattutto alla paura di riflessi negativi sull’economia (non è bastata evidentemente l’esperienza Sars nel 2002 per convincere del tutto il sistema cinese che fare da sé in tema di salute pubblica è un grave errore, poiché i virus non si fermano alle frontiere), la Cina ha cambiato completamente atteggiamento e agisce ora con massima apertura e senso di responsabilità anche nei confronti della comunità internazionale, come apertamente riconosciuto dalla maggioranza degli osservatori. SECONDO IL PORTAVOCE del Ministero degli Esteri cinese, alcune misure di prevenzione e...