Strascico polemico ai cori pro-Putin intonati da una parte dei tifosi del Fenerbahce durante il preliminare di Champions contro la Dinamo Kiev, perso in casa dalla squadra turca per 2-1.

Il presidente della società di Istanbul, Ali Koc, fa sapere che non intende scusarsi, anzi: «Sono l’ambasciatore ucraino e il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev che dovrebbero scusarsi con noi per le loro critiche inappropriate», ha detto ieri il boss del Fenerbahce.

E ha aggiunto: «Penso che si sia trattato di cori inutili e sbagliati, lontani da ciò in cui ci identifichiamo come club. Ma cosa possiamo fare? Chiudere loro la bocca?».

Il portavoce del ministro Kuleba al termine del match aveva postato un tweet in cui ricordava che «le nostre forze armate hanno battuto Putin sul terreno 2-1, Raccomandiamo ai tifosi turchi di stare dalla parte dei vincitori».