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Comitati in piazza. E Ravenna dice no alla piattaforma

No Triv Il consiglio comunale di Ravenna ha votato un ordine del giorno con il quale chiede all’Eni di chiudere in anticipo la piattaforma «Angela Angelina» per l’estrazione di gas a soli […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 aprile 2016

Il consiglio comunale di Ravenna ha votato un ordine del giorno con il quale chiede all’Eni di chiudere in anticipo la piattaforma «Angela Angelina» per l’estrazione di gas a soli due chilometri dalle spiagge del Lido di Dante. Presentato da Ilaria Morigi di Sel, l’odg è stato sostenuto da tutta la maggioranza, Pd compreso. L’iniziativa è stata apprezzata da Legambiente, che sottolinea: «L’estrazione sotto costa in alto Adriatico è la principale causa antropica della subsidenza» che erode la costa emiliano-romagnola. Domani il comitato per il sì al referendum del 17 aprile terrà un presidio a Bologna sotto la sede del Pd dell’Emilia Romagna, per «sollecitare un cambio di atteggiamento del partito» rispetto alla consultazione. I sostenitori del sì manifesteranno anche in piazza San Silvestro a Roma, dalle 14, in concomitanza con la direzione del Pd.
E ieri a Firenze, in piazza Pitti, 100 volontari del coordinamento fiorentino Vota sì per fermare le trivelle hanno organizzato un flash mob in costume e con sdraio, ombrelloni e un canotto: «Se il mare è stato svenduto ai petrolieri, non ci resta che portare la spiaggia in città».

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