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Chiuso il puzzle delle liste. Pochissimi i collegi sicuri

Chiuso il puzzle delle liste. Pochissimi i collegi sicuriNicola Fratoianni e Angelo Bonelli alla presentazione delle liste rossoverdi – LaPresse

Elezioni A sinistra posti blindati solo per Cucchi e Soumahoro. Fratoianni corre solo nel proporzionale, buone chance per Bonino e Magi, Di Maio a rischio

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 23 agosto 2022

Consegnate le liste, nel centrosinistra si tira un grosso sospiro di sollievo. IL Pd (che già le aveva votate a Ferragosto) ha completato la lunga rifinitura e spera di mettersi alle spalle le polemiche che hanno portato alla rinuncia di Raffaele La Regina, ex capolista in Basilicata costretto al ritiro per un post contro Israele.
Sugli altri giovani capilista criticati dalle destre per vecchi tweet critici su Israele (Rachele Scarpa in Veneto) o in ricordo della rivoluzione d’ottobre (Marco Sarracino a Napoli) al Nazareno hanno fatto muro: va bene così.

Dopo il salvataggio in corner del sottosegretario Enzo Amendola (ora numero uno in Basilicata), è stato ripescato anche Stefano Ceccanti, che se la giocherà nel collegio uninominale di Pisa dopo la rinuncia di Nicola Fratoianni: il leader di Sinistra italiana sarà “solo” capolista in tutta la Toscana. In questa regione sono diversi i collegi contendibili: a combattere per un seggio ci saranno l’ex governatore Enrico Rossi (Siena e Grosseto), Andrea Romano a Livorno (Camera), l’ex capogruppo Andrea Marcucci (Senato), e Tommaso Nannicini a Prato.

A Ilaria Cucchi, capolista rossoverde in Campania, Lazio, Lombardia e Puglia, è stato riservato anche il collegio uninominale di Firenze Senato, considerato uno dei pochi sicuri per il centrosinistra. Così a Bologna, dove il collegio cittadino-tra le polemiche- è stato dato per la seconda volta a Pierferdinando Casini, che ha giurato che stavolta si iscriverà al gruppo Pd di palazzo Madama (contro di luila destra schiera Vittorio garbi) . Collegi sicuri in Emilia anche per Aboubakar Soumahoro (Modena), il leader verde Angelo Bonelli (Bologna-Imola) e per l’ex sindaco bolognese Virginio Merola.

Sempre nel centrosinistra hanno avuto collegi “buoni” anche il radicale Riccardo Magi (Torino), Emma Bonino (Roma Senato, se la vedrà con l’ex alleato Carlo Calenda), l’ex Cisl Marco Bentivolgi (Marche, in quota +Europa) e Luigi Di Maio, che combatterà nel centro di Napoli e avrà tra gli sfidanti l’ex ministro Sergio Costa (M5S) che lui aveva fortemente voluto nei governi Conte. Per Di Maio anche la guida di vari listini proporzionali, ma l’obiettivo di raggiungere il 3% appare molto lontano.

In Campania collegi uninominali sono stati affidati a dimaiani come Vincenzo Spadafora (Casoria) e l’ex capogruppo Davide Crippa (Giugliano). Collegio quasi sicuro a Salerno per il braccio destro di De Luca, Fulvio Bonavitacola. In Puglia tentato la sorte nei collegi il virologo Pier Luigi Lopalco (Lecce, in quota ad Articolo 1) e l’ex sindaco di Bitonto Michele Abbaticchio (Molfetta).

La lista dei collegi possibili per il centrosinistra è praticamente finita. Da citare anche Genova, dove corre l’ex braccio destro di Civati, Luca Pastorino, e Torino Senato (Stefano Lepri). A Milano e dintorni ci provano gli uscenti Emanuele Fiano (contro Isabella Rauti) e Antonio Misiani, oltre a Bruno Tabacci e Benedetto della Vedova (entrambi candidati anche nel proporzionale dai loro partiti).

Sicuri nei listini della Lombardia invece gli uscenti Lorenzo Guerini, Alessandro Alfieri, Simona Malpezzi e Lia Quartapelle, così come le new entry Carlo Cottarelli e Silvia Roggiani, capa dei volontari dem. Terzo in uno dei listini lombardi è Gianni Cuperlo, che potrebbe farcela, così come Piero Fassino (secondo in Veneto).

Ieri la lista Verdi- Sinistra italiana ha presentato i candidati a Roma, in piazza Santi Apostoli, già sede del quartier generale dell’Ulivo di Prodi. Protagnista un’auto elettrica che ha portato i volontari in giro per le spiagge italiane per oltre 3000 chilometri. Tra i capilista ci sono Angelo Bonelli e la coportavoce dei Verdi Eleonora Evi, Marilena Grassadonia (già presidente dell’associazione delle famiglie arcobaleno), Pippo Civati e Beatrice Brignone di Possibile (Emilia- Romagna), Elisabetta Piccolotti (Umbria) Peppe De Cristofaro e Filiberto Zaratti (Lazio), Luaza Zanella (Veneto), Giobbe Covatta (Piemonte).

La lista in Europa sarà guidata da Benedetta Scuderi, classe 1991, che ha ricordato le difficoltà della sua generazione a mettere su famiglia «senza una stabilità lavorativa». Così anche Piccolotti che ha fissato come primo impegno «rimettere in moto l’ascensore sociale attraverso istruzione e lavoro». «Non mi risparmierò e ci asrò sempre per chi ha bisogno, non bisogna arrendersi mai davanti alla negazione dei diritti», ha detto Cucchi. Fratoianni ha fissato le priorità nel prossimo Parlamento: un piano per arrivare all’80% di rinnovabili «entro il 2030» e «cancellare la selva di contratti precari come hanno fatto in Spagna»

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