Politica

Chiara Appendino in aiuto di Raggi: «Ognuno ha i suoi problemi»

Chiara Appendino in aiuto della sindaca di Roma in difficoltà. «Domani mattina (oggi, ndr) ci vediamo con la Raggi, ci prendiamo un caffè, facciamo due chiacchiere. Credo che ognuno stia […]

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 settembre 2016
RedazioneITALIA/ROMA

Chiara Appendino in aiuto della sindaca di Roma in difficoltà. «Domani mattina (oggi, ndr) ci vediamo con la Raggi, ci prendiamo un caffè, facciamo due chiacchiere. Credo che ognuno stia lavorando al meglio», ha detto ieri la prima cittadina di Torino. Oggi Appendino sarà nella capitale per una riunione dell’Anci, l’Associazione dei comuni italiani e con l’occasione si recherà in Campidoglio per incontrare (e magari offrire qualche consiglio) la collega in difficoltà da mesi. L’incontro potrebbe servire a rilanciare anche la collaborazione tra le due giovani sindache a 5 stelle, collaborazione che era stata annunciata in campagna elettorale e poi finita in secondo piano. L’incontro avviene nel pieno dell’ennesima settimana cruciale per l’avvocatessa romana, alle prese con la nomina dell’assessore al Bilancio e con polemiche di ogni tipo. «Torino e Roma sono due città molto diverse, ciascuno cerca di affrontare le difficoltà che ha – ha proseguito Appendino che non ha rinunciato a qualche cortesia istituzionale-. Anche noi ne abbiamo. A Roma stanno completando la Giunta, credo che ce la faranno».

In realtà Torino avrà anche i suoi problemi, come dice la sindaca, ma le cose stanno in maniera molto diversa da Roma. Mentre nella capitale non passa giorno senza che nasca un problema o una rissa tra le varie correnti grilline, nel capoluogo piemontese si lavora senza sosta e in silenzio. E i risultati si vedono. Il giorno stesso della sua nomina, il 30 giugno scorso, Chiara Appendino ha presentato la sua giunta per cominciato a lavorare. Tra le prime delibere approvate (34 in 19 giorni) figurano quella sul riordino dei mercati cittadini, la rideterminazione degli spazi pubblici e la riorganizzazione del personale, compresa anche l’abolizione del direttore generale. C’è da sperare che la Raggi ascolti la sua collega.

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