Il ministro della Giustizia Carlo Nordio assolve Matteo Salvini: sulla giudice di Catania Iolanda Apostolico non è stato fatto alcun dossieraggio, le immagini che la ritraevano alla manifestazione davanti alla nave Diciotti erano pubbliche, dunque non c’è niente di strano. Così scrive il Guardasigilli nella sua risposta a un’interrogazione di Maurizio Gasparri su questa vicenda, chiarendo inoltre che gli ispettori del ministero hanno attentamente vagliato la posizione di Apostolico, i suoi comportamenti privati e persino le sue conversazioni con il compagno Massimo Migrino.

Per Nordio, comunque, non si ravvisano gli estremi per una sanzione disciplinare per la giudice, perché, da qunato è emerso, non ha tenuto comportamenti contro lo Stato. Tutto qui, con tanto di ispettorato che assicura di aver svolto le sue ricerche «accedendo a informazioni di natura esclusivamente pubblica». Nessun segreto, dunque, nessun dossier, niente di preoccupante, anche se in due mesi non è ancora venuto fuori chi abbia girato il video di Apostolico al porto di Catania, con le immagini che palesemente sono state realizzate da dietro il cordone di polizia che fronteggiava i manifestanti, in una zona in cui non c’erano giornalisti. Nordio, comunque, nella sua risposta a Gasparri, ipotizza l’istituzione di un illecito per i magistrati che, nella loro vita privata, tengono comportamenti che potrebbero «compromettere l’indipendenza, la terzietà e l’imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza».

Il segretario di Area Democratica per la Giustizia Ciccio Zaccaro su questo va all’attacco: «Il ministro Nordio pensa ad un illecito disciplinare dal contenuto fumoso e generico: una pistola puntata contro i magistrati scomodi o che si permettono – conclude – di partecipare al dibattito pubblico sulla giustizia».