Mercoledì al porto di Melbourne e ieri in quello di Sydney attivisti con bandiere palestinesi hanno bloccato i camion della compagnia israeliana di trasporti Zim, sdraiandosi davanti agli automezzi.

La protesta segue il rifiuto di caricare armi per Israele avvenute nei giorni scorsi nei porti di Genova, Barcellona e Tacoma (Usa). Nel caso dell’Australia, non si sa se i camion della Zim trasportassero armi: la legge è una delle più opache del mondo occidentale, solo le richieste di un senatore dei Verdi hanno permesso di sapere che quest’anno l’Australia ha approvato 52 permessi per forniture belliche a Israele.

Una causa legale è stata aperta lunedì da associazioni di palestinesi per conoscere i dettagli le esportazioni belliche e verificare se rispettano le leggi australiane sui diritti umani.