Lavoro

Caporalato, sempre più indagini e sempre più a nord

Caporalato, sempre più indagini e sempre più a nord

Lavoro L’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil: 834 inchieste aperte in tutto il Paese. Sono 66 le procure all'opera

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 26 giugno 2024

Sono sessantasei le procure italiane che indagano, a vario livello, sul caporalato. Il totale delle inchieste aperte in materia è di 834. Così si legge nell’ultimo rapporto del Laboratorio sullo sfruttamento lavorativo e la protezione delle sue vittime realizzato dal centro di ricerca universitario L’altro diritto e dall’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil.

I numeri sono in aumento: il precedente rapporto parlava di 458 inchieste aperte. Per quello che riguarda i nuovi casi, 249 sono avvenuti tra il 2022 e il 2023, mentre altri 127 si riferiscono ad anni precedenti. Questa crescita si spiega soprattutto con la legge anticaporalato del 2016 che ha reso possibile indagare su tutte le situazioni di sfruttamento lavorativo anche in assenza di violenze o minacce.

Andando a guardare i dati ancora più nello specifico, si può osservare che il 45% delle inchieste riguarda le regioni del sud, contro il 27% del centro e il 28% del nord. Il fatto che la maggioranza assoluta dei casi avvenga al centro nord è indice di un fenomeno che non si può circoscrivere all’interno di confini geografici: il caporalato esiste nelle campagne di tutta l’Italia.

In 116 delle 338 inchieste in cui sono coinvolti cittadini stranieri, lo sfruttamento ha riguardato solo lavoratori regolari, mentre in 151 erano sia regolari che irregolari: questo vuol dire che il 79% delle inchieste le vittime sono titolari di un permesso di soggiorno. Significativo anche il dato delle inchieste che coinvolgono lavoratori italiani: il 14% del totale.Aumentato per il resto le denunce dei lavoratori: 33 in più negli ultimi due anni.

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Si legge nel rapporto: «I provvedimenti in cui si riscontra una denuncia dei lavoratori si concentrano in territori ove sono presenti sistemi di collaborazione tra le procure ed altri attori o enti del territorio che dà ai lavoratori una prospettiva concreta di protezione e inserimento socio-lavorativo che rappresenta la molla capace a spingerli a raccontare le prevaricazioni subite». Tra i procedimenti penali per sfruttamento lavorativo che sono stati censiti, 709 in tutto, in 357 casi è stato imputato solo il datore di lavoro, in 164 casi solo il caporale, in 138 caso entrambi.

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