Chi ha fatto molto bene i conti con quella che potremmo chiamare la terza dimensione, il regno che ondeggia tra veglia e sonno e – più nel dettaglio – tra realtà è sogno, è stato il poeta Mark Strand. In un libro di piccole prose Quasi Invisibile (Mondadori, 2014) si accendevano – in giornate pressoché ordinarie – rivelazioni possibili soltanto nel sogno, epifanie, lettere che arrivavano da tempi lontani, cuori che si svuotavano. La via  che a quella dimensione conduce la si può incontrare leggendo Cos’hai nel sangue (Nottetempo, pp. 262, euro 15), il romanzo di esordio di Gaia Giovagnoli,...