Un’altra settimana al fotofinish per i gruppi parlamentari. Prima della chiusura di Camera e Senato, l’8 agosto, dovranno completare l’iter di approvazione 4 decreti in scadenza. Un programma a tappe forzate voluto dalla maggioranza che, in queste settimane, ha predisposto anche riunioni in notturna per convertire ben nove decreti (record rispetto alle precedenti legislature) in poco più di un mese. Secondo i dati Openpolis, in due settimane (tra il 15 e il 31 luglio) le Camere hanno approvato la conversione di cinque decreti-legge, in media uno ogni tre giorni.

L’eccesso di decretazione aveva portato, nei giorni scorsi, anche il presidente della Camera, Fontana, a scrivere alla presidente del Consiglio per «auspicare un cambio di passo». Anche Forza Italia ha mostrato fastidio con un parlamentare azzurro che ha ironizzato: «Ci vediamo a settembre, sperando che il governo ad agosto non faccia un decreto sugli stessi temi dei ddl già in esame». Ieri è passato, ricorrendo come sempre alla fiducia, il decreto Ricostruzione.

Voto di fiducia richiesto anche oggi per il decreto Carceri, le successive fasi di esame dovrebbero proseguire nella nottata. Mercoledì si riunirà anche il Consiglio dei ministri, sul tavolo la proposta di aumentare la tassa di soggiorno a 25 euro. A Palazzo Madama si chiuderà con il dl Materie prime entro giovedì. Dopo la sosta, Camera e Senato si riuniranno in seduta comune per l’elezione del giudice della Corte Costituzionale il 17 settembre, sempre a settembre dovrebbe essere calendarizzato in Senato il voto sui due componenti del Cda Rai.

Via libera invece dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio alla richiesta di deliberazione d’urgenza sul provvedimento di ristrutturazione edilizia detto «Salva Milano». A Montecitorio dovrebbe poi essere esaminata la proposta di legge sulla Liberazione anticipata dei detenuti e il ddl Proroga termini per l’esercizio della lega in materia di spettacolo, mentre.