Carlo Calenda getta la maschera, quella dell’efficientone ma con l’anima progressista, libro Cuore in salsa pariolina, che gli ha consentito di essere eletto col Pd alle europee nel 2019. E svela il vero volto reazionario della sua figura politica. Lo fa evocando la ruspa di salviniana memoria e gli «sgomberi» per le famiglie che occupano stabili come lo Spin Time di via Santa Croce in Gerusalemme, che ha ospitato martedì il confronto tra i candidati alle primarie del centrosinistra. «Una cosa indegna», tuona l’ex pupillo di Montezemolo, «un partito che aspira a governare Roma tifando per chi occupa abusivamente alcuni...