«Il governo italiano, lo dico anche ai nostri amici a Bruxelles, è al lavoro con determinazione forse non colta da qualcuno ma per noi molto chiara». La conferenza stampa di Paolo Gentiloni, al termine del Consiglio dei ministri, è un capolavoro di diplomazia ai confini dell’equilibrismo. È anche il riflesso delle difficoltà di un esecutivo costretto a navigare tra le pressioni di Bruxelles e quelle di Matteo Renzi. Il messaggio è prima di tutto rivolto alla Ue. La requisitoria che ha accompagnato mercoledì il Rapporto sul debito rinfacciava a Roma il rallentamento dell’«impulso riformista». Confindustria, proprio ieri, aveva addossato appunto...