In un lungo viaggio anche le soste intermedie forzate possono avere un fascino alieno e bizzarro. Uno scalo bollente a Doha, sauna nel deserto con le palme finte giustapposte a quelle vere, puzza di cammelli, edifici asettici come quelli delle miniature. Tra le cose divertenti che non farò mai più c’è la gita in giro per Doha, organizzata dalla compagnia aerea di bandiera per chi ha abbondanti ore di attesa per il prossimo volo. La guida, una ragazza della Repubblica Ceca, una dei tantissimi stranieri che qui vivono e lavorano, mi spiega il Paese, edulcorando il tutto, «ofcors». Quando atterro...