Bastano due giorni per arrivare a una giornata che suona come una resa dei conti interna alla Lega. Il tracollo elettorale precipita nel cuore del partito: il Consiglio federale, organismo collegiale che riunisce i segretari regionali, i rappresentanti eletti dalle principali regioni del nord e (come auditori senza diritto di voto) i presidenti di Regione, i capigruppo e Giancarlo Giorgetti in qualità dio vicesegretario federale. Il contesto, insomma, non sarebbe per definizione ostile a Matteo Salvini. EPPURE le tensioni degli ultimi tempi, culminate con il pessimo risultato delle politiche, vengono rappresentate da un incidente che dal punto di vista simbolico...