C’è un forte sentore di gas, petrolio e polvere da sparo nell’imminente viaggio di Biden in Israele e Arabia saudita, due Paesi avviati, in maniera sotterranea, sul sentiero del Patto di Abramo anti-Iran, già stretto tra alcune monarchie arabe e lo Stato ebraico. Lo stesso sentore (armi escluse) che si respira nella visita improvvisa a Roma e in Vaticano del ministro degli esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian. Un tentativo della diplomazia italiana di riprendere un minimo di iniziativa dopo l’inchino di Draghi al Sultano Erdogan. Ma ora tocca a Biden fare il suo inchino. In questo caso al principe assassino Mohammed...