Il suprematista Itamar Ben Gvir, capo di Otzmah Yehudit (Potere ebraico) e uno dei principali esponenti della lista di estrema destra Sionismo Religioso, sarà il ministro della Pubblica sicurezza del nuovo governo israeliano. Il Likud, il partito del primo ministro designato Benyamin Netanyahu, ieri ha raggiunto con lui un accordo, il primo dopo la vittoria elettorale di inizio novembre. Otzmah Yehudit avrà altri due dicasteri. Al partito di Ben Gvir – incriminato più di cinquanta volte per incitamento all’odio razziale – andrà anche il controllo della guardia di frontiera, con 2mila uomini addestrati all’anti-sommossa, schierata a protezione degli insediamenti coloniali nella Cisgiordania palestinese sotto occupazione. Ben Gvir ha promesso in campagna elettorale di allentare le regole di ingaggio per dare a soldati e poliziotti la libertà di aprire il fuoco (contro i palestinesi) senza restrizioni.

L’estrema destra israeliana ha raddoppiato la sua rappresentanza alla Knesset, da 7 a 14 seggi, e il suo successo elettorale è stato fondamentale per il ritorno al potere di Netanyahu. Con l’avvicinarsi della nascita di quello che sarà il governo più di destra della storia di Israele, gli ultranazionalisti che popolano gli insediamenti coloniali si lanciano in intimidazioni ed attacchi contro i loro nemici: i palestinesi e gli attivisti della sinistra ebraica.

Cinque automobili sono state bruciate nei villaggi palestinesi di Abu Gosh e di Ein Naquba, nelle immediate vicinanze di Gerusalemme. Sui muri delle case vicine è stato scritto: «Espellere gli arabi, il popolo di Israele vive». Un’altra automobile palestinese è stata gravemente danneggiata a Huwara (Nablus). Tensione anche a Gerusalemme est dopo che un gruppo di israeliani ha pregato a Bab al Qattanin, uno degli ingressi della Spianata delle Moschee riservato ai fedeli musulmani.

A Hebron, alcuni soldati hanno aggredito un gruppo di attivisti ebrei giunti nella città palestinese per un tour con Breaking the Silence, l’ong israeliana che raccoglie le testimonianze di militari che «rompono il silenzio» sugli abusi a danno dei palestinesi. Un soldato, in un video ora virale sui social, proclama: «Ben Gvir rimetterà ordine in questo posto…siete fottuti, è finita. Avete terminato di trasformare questo posto in un bordello».