«Beirut non dorme mai» è il mantra dei libanesi, o almeno lo era fino a qualche tempo fa. Le otto di sera, Mar Mikhail, quartiere centralissimo della capitale, bar e ristoranti ai due lati della strada principale sono vuoti. Hamra, cuore pulsante della città, un deserto dopo le sei. E pure alle due, all’uscita di scuola quando è praticamente impossibile non restare incastrati nell’ingorgo, il traffico è molto meno del solito. «HO COMINCIATO a lavorare alle tre e questa è la prima chiamata. In generale verso le cinque, quando chiudono gli uffici, ho parecchie richieste e alcune devo rifiutarle. Oggi...