Sono tanti e avvertono l’urgenza, oggi più che mai, di un forte impegno antifascista a difesa della Costituzione, della democrazia, della pace. Per questo hanno deciso di iscriversi o rinnovare l’iscrizione all’Anpi in occasione delle Giornate nazionali del tesseramento che si stanno svolgendo da Palermo ad Aosta – con oltre 100 eventi tra banchetti in piazza, presentazioni di libri, proiezioni di film – dal 13 marzo e che si concluderanno il 19 marzo (tutti le info www.anpi.it).

In un video realizzato dall’Associazione e intitolato “NOI STIAMO CON L’ANPI” sono raccolte le voci, tra le altre, di Pif, Ottavia Piccolo, Fabrizio Gifuni, Luciana Castellina, Rocco Papaleo, Giuliano Montaldo, Antonio Decaro, Sonia Bergamasco, Ivano Marescotti, ma anche di partigiani e partigiane, di tanti giovani e studenti. Un’energia di partecipazione ed entusiasmo che si stringe intorno all’Anpi, alla sua storia decennale, al suo presente di battaglie quotidiane.

«Essere partigiani – dichiara Luciana Castellina – vuol dire che si è disposti a lottare, quello che è venuto meno in questi anni è il coraggio di inventarsi un mondo diverso da questo». Fabrizio Gifuni sottolinea l’importanza dell’attenzione operativa dell’Anpi ai giovani: «Continuo a credere nella bellezza e nella necessità di questo abbraccio generazionale che l’Associazione è riuscita a rinnovare anno dopo anno». La costante di questi messaggi è la Costituzione, «Una conquista di cui non bisogna mai stancarsi» secondo Rocco Papaleo.

Immancabile la Memoria, il suo essere fondamento. Ottavia Piccolo: «Sto con l’Anpi perché non può esserci domani senza memoria». Con il sottofondo di una emozionante Bella ciao cantata da un gruppo di studenti, la partigiana Costanza Arbeja “Nini” invita le ragazze e i ragazzi a iscriversi perché «questa pianta cresca sempre di più, con e per la Costituzione. Giuliano Montaldo ha «nel cuore» la Resistenza e si esibisce in un fragoroso «Viva l’Anpi».

Ma c’è anche preoccupazione. Per questa guerra senza fine e per il fascismo onnipresente e onniattivo. Il clima politico e sociale è al limite dell’irrespirabile e l’estrema destra al governo nicchia sulle proprie origini e appartenenze ideali, balbettando condanne al fascismo. Ad onorare questo pessimo corso, ci sono continui episodi di apologia manifesta o camuffata, in particolare da parte delle Istituzioni. Come il recentissimo e gravissimo caso del manager pubblico Claudio Anastasio che in una sua comunicazione interna ha copiato parte del discorso di Benito Mussolini dopo il delitto Matteotti e per questo è stato costretto a dimettersi; come il Sindaco di Quarona (Vercelli) che ha lanciato un corso gratuito di «autodifesa» per persone dai 16 ai 65 anni perché «la miglior difesa contro squadristi anarchici e delinquenti sono gli schiaffi educativi, non le manifestazioni»; come l’inquietante “Via della Pacificazione nazionale”, che verrà realizzata a Grosseto e che si ramificherà in due tratti, uno dedicato a Enrico Berlinguer e l’altro a Giorgio Almirante: un vero e proprio insulto toponomastico alla Resistenza e all’antifascismo.

C’è bisogno, dunque, di difendere la Costituzione e di darle piena attuazione perché resta il più solido e «giovane» caposaldo della convivenza civile. Il Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, alla fine del video racconta: «Sapete perché sono iscritto all’Anpi? Perché ho due sorelle maggiori che mi hanno accompagnato fin da ragazzo: una compie 80 anni e si chiama Resistenza, l’altra ne compie 75 e si chiama Costituzione. Eppure sono due ragazze bellissime»

* Responsabile comunicazione e stampa ANPI