Arci e Cisda: «La Turchia rilasci Cristina»
Elezioni L'attivista Cattafesta, fermata a Batman mentre monitorava il voto di domenica, è stata trasferita in un centro di esplusione a Gaziantep. Ignoti i tempi del rilascio
Elezioni L'attivista Cattafesta, fermata a Batman mentre monitorava il voto di domenica, è stata trasferita in un centro di esplusione a Gaziantep. Ignoti i tempi del rilascio
Durerà molto più di 24 ore il fermo in Turchia di Cristina Cattafesta, presidentessa del Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane (Cisda) e membro Arci. Cattafesta è stata fermata dalla polizia domenica a Batman, città del sud est dove partecipava all’iniziativa di monitoraggio internazionale delle elezioni voluta dal partito pro-curdo Hdp.
Lunedì Ankara ha emesso una sentenza di espulsione, che sarebbe dovuta avvenire entro 24 ore. Ma Cattafesta è stata trasferita in un centro di esplusione a Gaziantep: spetterà a un tribunale stabilire i tempi che potrebbero allungarsi. Cisda e Arci hanno ieri chiesto alla Turchia l’immediato rilascio.
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