Visto come stanno andando le cose, non peccano certo di reducismo i rappresentanti di oltre 150 organizzazioni e movimenti sociali che da giovedì a domenica si ritrovano a Firenze per parlare delle guerre che invariabilmente infestano il pianeta, del collasso climatico e ambientale, dell’inaudita crescita delle diseguaglianze, e dello svuotamento della democrazia da parte di un vero e proprio sistema di potere economico-finanziario che considera la partecipazione popolare un fattore residuale. Non soltanto rispetto alla guerra e alla pace, anche sui temi di carattere sociale come, in primis, il lavoro. L’occasione per discutere senza ipocrisie di questi grandi temi è...