La riviera romagnola è inondata da una fiumana di fango maleodorante, derivante dall’alluvione di metà maggio, e in molte zone è già scattato il divieto di balneazione. Le rilevazioni Arpae a partire dal 30 maggio hanno trovato 19 punti, poi scesi a 18 e ieri giunti a 6, con parametri di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali sopra la norma. Inizialmente i valori erano anche 120 volte oltre il livello di guardia. Ben 14 di questi siti erano nel ravennate. Le acque più inquinate sono ovviamente intorno alla foce dei fiumi (Reno, Lamone, Fiumi Uniti, Bevano, Savio), da Casalborsetti a Milano...