La Casa Bianca, per alleviare il picco del prezzo del gas, sta valutando la possibilità di attingere a una riserva di emergenza, la Northeast Home Heating Oil Reserve (Nhhor). Riserva che consiste in un milione di barili di diesel destinati alle case e alle imprese negli Stati uniti nordorientali in caso di interruzione delle forniture, lanciata nel 2000 a seguito di una crisi di approvvigionamenti causata da una forte tempesta invernale. Nel 2011 la fornitura è stata convertita a un distillato a bassissimo contenuto di zolfo, un diesel a combustione più pulita.

La dichiarazione di emergenza in esame consentirebbe a Biden di usare il diesel di questa scorta, usata molto raramente. Però si tratta di quantità relativamente piccola, e la soluzione sarebbe solo temporanea per guadagnare tempo. In confronto, la riserva Usa di petrolio di emergenza, la Strategic Petroleum Reserve, contiene attualmente 420 milioni di barili di greggio.
«La mossa é un cerotto – ha dichiarato alla Cnn Andy Lipow, presidente della Lipow Oil Associates – che non durerà a lungo e quando si staccherá la ferita non sará guarita».

Al momento il prezzo medio nazionale del diesel si è attestato a $5,56 al gallone, poco meno del prezzo record di $5,58 stabilito la scorsa settimana, un aumento del 75% rispetto a un anno fa. E la situazione è ancora peggiore nel nordest, dove ci sono meno raffinerie. Ad esempio, il prezzo medio per un gallone di diesel a New York è di $6,52 al gallone, il 102% in più rispetto a un anno fa.

Il diesel è un carburante vitale per l’economia Usa, e serve ad alimentare non solo le macchine agricole e edili, ma anche i camion, i treni e le barche che spostano le merci in tutto il Paese, e i prezzi del diesel alle stelle equivalgono a un aumento proporzionale dei prezzi delle merci per i consumatori.