Accuse anche contro James Franco, e il NY Times cancella l’incontro

Premiato ai Golden Globes per la sua interpretazione in The Disaster Artist (di cui è anche regista), James Franco alla cerimonia di domenica scorsa indossava una spilla di Time’s Up, un gesto di solidarietà e adesione al movimento hollywoodiano contro le violenze di genere sul posto di lavoro – che gli ha però attirato critiche e accuse su twitter da parte di tre donne. L’attrice Ally Sheedy (che Franco aveva diretto sul set dello spettacolo off Broadway del 2014 The Long Shrift) è stata la più enigmatica: «James Franco ha semplicemente vinto. Per favore non chiedetemi mai perché ho abbandonato il business cinematografico/televisivo».

E poi: «Perché è un uomo a condurre? Perché a James Franco è stato consentito di entrare?». In seguito Sheedy ha rimosso questi suoi tweet, che sono stati però seguiti da quelli dell’attrice e regista Sarah Tither-Kaplan – secondo la quale Franco le avrebbe chiesto di girare delle scene di nudo in due dei suoi film per 100 dollari di paga al giorno – e da quelli dell’attrice Violet Paley, che ha raccontato che l’attore e regista le avrebbe chiesto di praticargli del sesso orale mentre si trovavano in macchina insieme, e anche che Franco avrebbe invitato un’amica diciassettenne di Paley nel suo albergo.

A queste accuse Franco, interpellato dal conduttore, ha risposto martedì nel corso di una puntata di The Late Show with Stephen Colbert, definendole «sbagliate». Ma aggiungendo subito: «Supporto pienamente coloro che decidono di venire allo scoperto, di trovare la loro voce, che non hanno avuto troppo a lungo. Per cui non voglio farle tacere in alcun modo».
In risposta alle accuse di Ally Sheedy James Franco ha detto invece di non avere idea di cosa le avrebbe fatto – «Ha rimosso il suo tweet, non posso parlare per lei» – ma che la rispetta profondamente.
In seguito alle accuse emerse online, il New York Times ha annullato un incontro con James Franco e il fratello Dave (anche lui attore di The Disaster Artist) previsto ieri: «L’intento era discutere del making of del film – si legge in un comunicato del quotidiano – ma data la controversia scaturita dalle recenti accuse, non ci sentiamo più a nostro agio a procedere in tal senso».