A un passo dalla vittoria, l’aborto mette paura ai repubblicani
Stati uniti Il partito repubblicano sembra preoccupato del contraccolpo elettorale che potrebbe derivare dalla decisione della Corte Suprema, intenzionata a cancellare il diritto federale all’aborto. La notizia divulgata da Politico, che ha […]
Stati uniti Il partito repubblicano sembra preoccupato del contraccolpo elettorale che potrebbe derivare dalla decisione della Corte Suprema, intenzionata a cancellare il diritto federale all’aborto. La notizia divulgata da Politico, che ha […]
Il partito repubblicano sembra preoccupato del contraccolpo elettorale che potrebbe derivare dalla decisione della Corte Suprema, intenzionata a cancellare il diritto federale all’aborto.
La notizia divulgata da Politico, che ha pubblicato la bozza delle intenzioni dei giudici conservatori, continua ad essere sulle prime pagine dei giornali Usa, e continuano anche le manifestazioni per il diritto ad abortire legalmente in tutti gli Stati.
Questa levata di scudi, che coinvolge anche gli Stati governati dal Gop, è la ragione della reticenza repubblicana a festeggiare, rivendicando comunque il merito di avere insediato nella Corte Suprema la maggioranza conservatrice che ha aperto la strada a un tale risultato.
I Dem invece stanno abbracciando la posizione opposta, e continuano a ricordare agli statunitensi che un voto per i repubblicani alle elezioni di midterm di novembre può corrispondere a un’ulteriore perdita di diritti e peggiorare la svolta reazionaria.
I repubblicani sembrano voler incanalare la discussione sulla fuga di notizie in sé: “Avete bisogno di concentrarvi su ciò che è la notizia di oggi – ha detto ai suoi il leader della minoranza Gop al Senato Mitch McConnell, il giorno seguente lo scoop di Politico – E la notizia non è il contenuto di una bozza trapelata, ma il fatto che la bozza sia trapelata”.
La strategia suggerita da McConnell sembra essere stata abbracciata anche dall’ala più a destra del partito, incluso Donald Trump, il quale durante un comizio di un’ora e mezza non ha mai nominato l’aborto, nonostante sia una sua vittoria personale, visto che è stato proprio lui a nominare i 3 giudici super conservatori che hanno il potere di cancellare questo diritto federale.
La cautela repubblicana riflette, ancora più dello sdegno democratico, il potenziale con cui questa sentenza può cambiare il panorama politico alle elezioni di metà mandato.
I candidati Gop hanno costruito tutta la propria campagna per riconquistare Camera e Senato, concentrandosi sui temi dell’inflazione, dell’incertezza economica, della criminalità, del controllo delle frontiere e sui dubbi che Biden, che è profondamente impopolare, possa raddrizzare la rotta.
Ora la prospettiva di eliminare il diritto all’aborto aggiunge un cambiamento tettonico, e minaccia l’obiettivo, che sembrava ormai scontato per i repubblicani, di riprendersi il Congresso. Alienandosi il voto degli elettori indipendenti delle suburbie borghesi ma non reazionarie, di cui hanno bisogno per ottenere le maggioranze del Congresso, il Gop è ora molto meno sicuro dei risultati elettorali, e sta puntando sul distrarre la propria base.
I repubblicani non hanno smesso di parlare di aborto, anche se non apertamente. In un documento fatto circolare dal Comitato Nazionale Repubblicano al Senato, e pubblicato da Axios, si leggono le linee guida pe i candidati, esortati ad avere “un basso profilo sulla questione”, con un’America post-Roe vs Wade con cui confrontarsi già dal mese prossimo.
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