È almeno dalla campagna elettorale successiva alla prima legislatura dell’Ulivo che riceviamo appelli al voto utile. Tra il 1996 e il 2001, l’alleanza di centrosinistra aveva aperto alla parificazione tra fascismo e antifascismo, introdotto la precarietà nei contratti di lavoro, ridotto la progressività fiscale, approvato una legislazione repressiva dell’immigrazione, trasformato il rapporto Stato-enti territoriali in senso federalista, realizzato un vasto programma di privatizzazioni, mosso guerra a uno Stato sovrano senza l’autorizzazione dell’Onu, gerarchizzato le scuole con l’autonomia scolastica, revisionato la Costituzione con un risicato voto di maggioranza. Al di là delle effettive intenzioni dei suoi protagonisti, e al netto dei...